Per “scioglimento anticipato” del trust si intende la sua eliminazione dal mondo giuridico: per una qualunque ragione, infatti, l’attuazione del trust a suo tempo voluto dal disponente non interessa più ed esso viene pertanto tolto di mezzo.
Ciò può avvenire, sia pure con modalità molto diverse tra loro, sia per il trust revocabile che per il trust irrevocabile.
Ci si sente spesso chiedere se è possibile (e con quali modalità) lo "scioglimento anticipato" del trust.
La risposta è affermativa, ma occorre procedere con estrema cautela dal punto di vista sia civilistico che fiscale.
Lo scioglimento anticipato del trust è possibile, in primo luogo, per iniziativa unilaterale del disponente, il quale provvede alla sua revoca.
Si deve, però, tenere presente quanto segue:
che tale scioglimento anticipato non è possibile in presenza di un trust irrevocabile (cioè di un trust strutturato in modo tale che il disponente non ha il potere di revocarlo);
che l'adozione della figura del trust revocabile (il quale - come detto - potrebbe essere sciolto dal disponente prima del tempo) non è consigliabile per ragioni essenzialmente fiscali (facendo in tal caso difetto quella definitiva perdita del controllo sui beni in trust da parte del disponente che è richiesta dall'art.2 della Convenzione de L'Aja, infatti, l'Agenzia delle Entrate potrebbe disconoscere il trust e considerarlo come un mero mandato conferito dal disponente al trustee).
Lo scioglimento anticipato del trust è possibile, in secondo luogo, con il consenso di tutti i soggetti coinvolti nel negozio, i quali in sostanza si dichiarano non più interessati alla realizzazione del programma destinatorio contenuto nell'atto istitutivo di trust.
In questi casi, dunque, è possibile procedere anche allo scioglimento del trust irrevocabile.
Ciò può essere fonte, nella pratica, di notevoli complicazioni: si pensi, ad esempio, al caso in cui i beneficiari siano assai numerosi ovvero soggetti incapaci d'agire o nascituri.
Non può inoltre trascurarsi il fatto che, in certe zone d'Italia, il fisco pretende di tassare un atto del genere non già per quello che esso effettivamente è (cioè come un atto che elimina gli effetti del trust, ripristinando la situazione patrimoniale esistente prima della sua istituzione), bensì come un nuovo ed ulteriore atto dispositivo (ad esempio: come una contro-donazione in favore del disponente).
Per un approfondimento sulla tassazione dello scioglimento anticipato del trust clicca qui.
Va infine precisato, poiché nella pratica tale distinzione è spesso non chiara, che lo scioglimento anticipato del trust non va confuso con l'ipotesi dell'anticipata cessazione del trust.
Se infatti nel primo caso - come si è detto - il programma destinatorio viene eliminato, nel secondo caso il programma destinatorio viene attuato prima del momento originariamente indicato nell'atto istitutivo.