La Cessazione Anticipata del Trust Discrezionale è possibile?

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La Cessazione Anticipata del Trust Discrezionale è possibile?

Trust Discrezionale: il Beneficiario già individuato può farlo Cessare Prima del Tempo?

Si pensi al seguente esempio: Tizio istituisce un trust interno di durata ventennale prevedendo quale beneficiario finale il figlio Caio ed attribuendo al guardiano Sempronio il potere di designare, prima della fine del trust, uno o più ulteriori beneficiari finali.

Il trust in esame rientra nell'ampia categoria dei trust discrezionali: nel caso di specie, infatti, il potere discrezionale attribuito dal disponente al guardiano è in grado di incidere, se verrà esercitato, sull'identificazione e sul numero dei soggetti beneficiari finali del trust stesso.

Occorre a questo punto chiedersi quanto segue: in tale fattispecie Caio può chiedere al trustee di attribuirgli i beni in trust prima del decorso del ventennio indicato dal disponente?

La Risposta varia a seconda di quale sia la Legge Regolatrice del Trust

Se trattasi della legge inglese, ad esempio, tale risposta è negativa perché si applica la cosiddetta regola giurisprudenziale "Saunders v. Vautier", che è ivi inderogabile: se è vero, infatti, che a Caio certamente spettano beni in trust alla fine del medesimo, resta il fatto che il guardiano potrebbe, esercitando il suo potere di designazione, aumentare il numero dei beneficiari finali (non è, dunque, certo quanta parte dei beni in trust spetterà a Caio).

Se invece la legge regolatrice del trust è, ad esempio, quella di San Marino, la risposta è negativa, salvo che il disponente abbia previsto il contrario nell'atto istitutivo (in questo caso, infatti, la regola in esame è derogabile dal disponente).

Se poi il trust è regolato, ad esempio, dalla legge di Jersey o di Guernsey (quest'ultima è anch'essa - come Jersey - un'isola ubicata nel Canale della Manica costituente una dipendenza del Regno Unito), la risposta da dare al quesito in esame parrebbe negativa come nel caso della legge regolatrice inglese: l'art.43 terzo comma della legge di Jersey e l'art.53 terzo comma di quella di Guernsey, infatti, fissano un principio che parrebbe identico  a quello della regola giurisprudenziale "Saunders v. Vautier".

L'uso del condizionale è, però, d'obbligo dopo che una sentenza della Corte d'Appello di Guernsey depositata il 20 marzo del 2019 (la quale ha deciso una lite relativa ad un trust regolato dalla legge di Guernsey, cioè Rusnano Capital AG (in liquidation) v Molard International (PTC) Limited and Pullborough International Corp) ha stabilito che, nella fattispecie oggetto dell'esempio in esame, il beneficiario finale Caio può farsi attribuire anzitempo dal trustee tutti i beni in trust.

Tale sentenza ha, infatti, ritenuto che l'art.53 terzo comma della legge di Guernsey non sia affatto (come invece affermava la difesa del trustee) la traduzione in una norma scritta della regola giurisprudenziale "Saunders v. Vautier" e va dunque interpretato senza tener conto di essa, anche in considerazione del fatto che tale precedente giudiziario risale al 1841, cioè ad un'epoca in cui l'uso dei trust discrezionali non era ancora diffuso come oggi.

Tanto premesso, il giudice ha ritenuto che tale norma (secondo la quale "notwithstanding the terms of the trust, where all the beneficiaries are in existence and have been ascertained, and none is a minor or a person under legal disability, they may require the trustees to terminate the trust and distribute the trust property among them") si limita a prevedere che il potere in questione spetta al beneficiario "individuato", senza affatto escludere (come invece accade in "Saunders v. Vautier") che esso possa essere esercitato anche quando vi sono altri beneficiari potenziali (cioè soggetti che potrebbero essere designati beneficiari dal soggetto indicato dal disponente, che nel caso di specie era il guardiano).

Si tratta di una sentenza senza dubbio discutibile, ma della quale non può non tenersi conto. 

Conclusioni e Osservazioni Finali

Le riflessioni oggetto di questo approfondimento sono assai importanti, perché la legge più utilizzata nei trust interni è quella di Jersey ed essa - come si è visto - regola la fattispecie in esame con una norma identica a quella di Guernsey.

Se, dunque, il principio fissato dalla sentenza che si è esaminata venisse esteso anche a trust discrezionali regolati dalla legge di Jersey ed aventi il contenuto indicato nell'esempio, il programma destinatorio fissato dal disponente verrebbe vanificato da un'eventuale iniziativa del beneficiario finale già individuato che intendesse ricevere i beni in trust anzitempo.

Ciò deve, pertanto, indurre il professionista ad un'attenta riflessione su un tema assai complesso: quello delle strategie da adottare affinché ciò non accada.

Avvocato Saverio Bartoli, Firenze

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