Per capire meglio come il tema oggetto di questo approfondimento è opportuno ricorrere al seguente esempio.
Tizio (vedovo e con un figlio di nome Mevio) istituisce un trust avente ad oggetto l'unico immobile di cui egli è proprietario, trasferendolo al trustee Caio.
Beneficiario del trust è Sempronio, un vecchio amico di Tizio che, a differenza di Mevio, si è sempre preso cura di lui.
Una volta giunto a scadenza il trust, il trustee Caio trasferisce l'immobile al beneficiario Sempronio.
Dopo qualche tempo, Sempronio a propria volta vende l'immobile a Filano, il quale trascrive il suo acquisto in Conservatoria.
Successivamente Tizio muore senza aver fatto testamento e suo figlio Mevio, ritenendo che il trust abbia leso i suoi diritti di legittimario (l'asse ereditario di Tizio, infatti, non contiene beni sufficienti a tal riguardo), impugna con azione di riduzione la donazione dell'immobile effettuata dal defunto, tramite il trust, in favore di Sempronio, trascrivendo tale domanda giudiziale in Conservatoria.
Occorre a questo punto chiedersi: se il legittimario Mevio vedrà accolta la sua domanda giudiziale, riuscirà Filano a salvare il proprio acquisto?
È il tema della tutela, in caso di azione di riduzione, del cosiddetto "subacquirente" (Filano, infatti, ha acquistato da Sempronio, il quale a sua volta ha acquistato, tramite il trust, dal defunto Tizio).
La risposta è fornita dall'art.2652 n°8 cc, per il quale la sentenza che accoglie la domanda di riduzione, se la trascrizione di tale domanda è eseguita dopo dieci anni dalla morte di Tizio, "non pregiudica i terzi che hanno acquistato a titolo oneroso diritti in base a un atto trascritto" prima della trascrizione della suddetta domanda.
In pratica, dunque, chi (Filano) ha acquistato mediante compravendita un immobile da un soggetto che l'ha a sua volta ricevuto per donazione tramite un trust (Sempronio), se poi il trust viene impugnato con successo con azione di riduzione da un legittimario del disponente (Mevio, figlio del defunto Tizio), riuscirà a fare salvo il suo acquisto solo se:
ha trascritto il suo acquisto da Sempronio prima che il legittimario Mevio abbia trascritto la sua domanda giudiziale di riduzione;
ed inoltre
la domanda giudiziale di riduzione è stata trascritta dopo il decorso di 10 anni dal momento della morte di Tizio.
Nell'esempio fatto, dunque ricorre senz'altro il presupposto sub a), mentre l'esistenza del presupposto b) dipende dalla data della morte del disponente Tizio e dalla data della trascrizione della domanda di riduzione del legittimario Mevio.
Avvocato Saverio Bartoli, Firenze
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