I Beneficiari possono avere i Beni in Trust in Anticipo?

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I Beneficiari possono avere i Beni in Trust in Anticipo?

I Beneficiari possono chiedere al Trustee i Beni in Trust prima del Tempo?

Tizio è coniugato con Tizia ed ha due figli maggiorenni (Caio e Sempronio). 

Egli istituisce un trust immobiliare regolato dalla legge di Jersey, indicandone quali beneficiari finali quelli, fra i propri discendenti, che sarebbero stati in vita alla fine del medesimo.

Il trust è destinato a durare 20 anni, ma al trustee (la società Alfa s.r.l.) è conferito il potere, previo consenso del guardiano (Tizia), di farlo cessare dopo 10 anni.

Qualche anno dopo, il guardiano Tizia ed i due beneficiari Caio e Sempronio si rivolgono al Tribunale di Bologna chiedendo in via d'urgenza (cioè ex art.700 cpc) la revoca del trustee Alfa s.r.l. perché esso, oltre ad essersi reso inadempiente rispetto ai propri obblighi gestori e di rendiconto, si era rifiutato di trasferire immediatamente gli immobili in trust a Caio e Sempronio.

A dire di costoro, tale rifiuto doveva ritenersi illegittimo, poiché la loro richiesta di trasferimento immediato si fondava sull’art.43 della legge regolatrice del trust (quella - come detto - di Jersey), il quale prevede che i beneficiari maggiorenni e capaci d'agire (e dunque né interdetti, né inabilitati, né sottoposti ad amministrazione di sostegno) possono chiedere al trustee di porre fine al trust anzitempo e di trasferire loro i beni che ne sono oggetto.

Il provvedimento del Tribunale di Bologna (che applica la legge di Jersey)

Il Tribunale di Bologna, con un decreto del 21/1/2020, ha però respinto la suddetta domanda di revoca del trustee perché non ha ravvisato alcuna inadempienza del medesimo rispetto ai propri obblighi ed ha, in particolare, ritenuto del tutto legittimo il suo rifiuto di trasferire anzitempo i beni in trust a Caio e Sempronio.

Il giudice ha infatti evidenziato - e giustamente - che l'art.43 della legge di Jersey può essere invocato solo quando non vi è più alcuna incertezza sull'identità dei beneficiaritale situazione non sussisteva, invece, nella vicenda in oggetto, poiché - essendo beneficiari del trust i discendenti del disponente che sarebbero stati in vita alla fine del trust - solo una volta decorso il termine indicato dal disponente (cioè una volta decorsi 20 anni ovvero, se il trustee si fosse avvalso del sopra menzionato potere di anticipazione del termine, 10 anni) si sarebbe potuto sapere a quali discendenti del disponente spettavano i beni in trust.

Tanto per fare degli esempi, infatti:

  1. se Caio muore prima della fine del trust e senza avere generato figli, i beni in trust spettano a Sempronio;

  2. se tanto Caio quanto Sempronio muoiono prima della fine del trust, i beni in trust spettano ai figli viventi di costoro, se ve ne sono;

  3. se tanto Caio quanto Sempronio muoiono prima della fine del trust senza aver generato figli, i beni in trust devono essere ritrasferiti dal trustee al disponente Tizio (e se egli è deceduto, agli eredi di costui).

In estrema sintesi, dunque, possono chiedere la fine anticipata del trust solo i beneficiari titolari di una posizione beneficiaria sottoposta ad un termine, mentre ciò non è possibile per quelli titolari di una posizione beneficiaria sottoposta ad una condizione sospensiva: ciò è - appunto - quel che è accaduto nella vicenda in esame, poiché le posizioni beneficiarie di Caio e Sempronio erano sottoposte alla condizione sospensiva della loro esistenza in vita alla scadenza del trust

Avvocato Saverio Bartoli, Firenze

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